autismo

Disturbi Pervasivi dello Sviluppo

I Disturbi Pervasivi dello Sviluppo (DPS), rappresentano i quadri psicopatologici più gravi e invalidanti dell’età evolutiva. La precocità dell’esordio (già presenti nei primi anni di vita), la compromissione contemporanea di più aree della vita mentale del bambino, la profonda alterazione dei processi di attaccamento, l’impatto traumatico e la pressoché inevitabile distorsione delle risposte ambientali rendono questa patologia nel suo progressivo instaurarsi, una patologia a costi sociali elevatissimi.

Tipologie:

Il disturbo autistico (o autismo)

L’autismo atipico

La sindrome di Rett

Il disturbo disintegrativo dell’infanzia

La sindrome di Asperger

Il disturbo pervasivo di sviluppo non altrimenti specificato (PDD-NOS)

Disturbo Autistico (o autismo infantile)

Le caratteristiche generali di questa patologia sono:

Una menomazione qualitativa (significativa per l’età cronologica) nell’interazione sociale;

Una menomazione qualitativa (significativa per l’età cronologica) nella comunicazione verbale e non verbale e nell’attività immaginativa;

3. Una marcata limitazione del repertorio di attività e di interessi.

In particolare i deficit sociali si possono manifestare nella mancanza di consapevolezza dell’esistenza dei sentimenti e degli stati mentali degli altri, cosicché il soggetto può trattare l’altro come se fosse un oggetto inanimato; nell’incapacità di cercare aiuto o sollievo in modo adeguato; nell’incapacità o nella ridotta capacità di imitazione; nell’assenza o nella forte anomalia del gioco sociale e delle abilità di fare amicizia con i coetanei; in una mancanza di reciprocità socio emozionale.

I deficit comunicativi si esprimono generalmente nell’assenza di capacità di comunicazione (anche di tipo non verbale), al punto che al soggetto possono mancare le espressioni del viso e la mimica necessarie a un minimo di espressività rivolta verso il mondo esterno.

E’ presente un’anomala comunicazione non verbale, come la mancanza di contatto oculare, di sorriso, di posture di preparazione al momento di essere presi in braccio;

Un’assenza di attività immaginative adeguate all’età;

Anomalie di produzione verbale, che possono riguardare il ritmo , la cadenza ,la forza , il volume,il tono oppure la forma e il contenuto del discorso.

La limitazione di attività e di interessi si caratterizza per

– movimenti stereotipati del corpo;

– persistente interesse verso parti di oggetti;

– attaccamento eccessivo a oggetti inusuali per l’età;

– gravi disagi e reazioni emotive negative in occasione di cambiamenti d’ambiente o rottura di attività routinarie;

– un’attrazione molto marcata per azioni semplici, irrilevanti per l’età e stereotipate.

Sindrome di Rett

La sindrome di Rett è una grave patologia neurologica, che colpisce nella maggior parte dei casi soggetti di sesso femminile. La malattia è congenita, anche se non subito evidente, e si manifesta durante il secondo anno di vita e comunque entro i primi quattro anni. Colpisce circa una persona su 10.000. Si possono osservare gravi ritardi nell’acquisizione del linguaggio e nell’acquisizione della coordinazione motoria. Spesso la sindrome è associata a ritardo mentale grave o gravissimo. La perdita delle capacità di prestazione è generalmente persistente e progressiva.

Disturbo disintegrativo dell’infanzia

Il disturbo disintegrativo dell’infanzia viene anche chiamato sindrome di Heller, demenza infantile o psicosi disintegrativa.

Il bambino colpito da questa sindrome va incontro, dopo i primi 2 anni di vita ma sempre prima dei 10, ad una perdita significativa di capacità acquisite in precedenza in almeno due delle seguenti aree:

• linguaggio

• relazioni sociali

• controllo degli sfinteri

• capacità motorie

Il disturbo disintegrativo dell’infanzia spesso è associato al ritardo mentale grave.

Sindrome di Asperger

La Sindrome di Asperger è comunemente considerata una forma dello spettro autistico “ad alto funzionamento”. Gli individui portatori di questa sindrome sono caratterizzati dall’avere una persistente compromissione delle interazioni sociali, schemi di comportamento ripetitivi e stereotipati, attività e interessi molto ristretto. Non si verificano significativi ritardi nello sviluppo del linguaggio o dello sviluppo cognitivo.